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Pulsano

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Gennaio 9, 2023

Pulsàno (Puzànu o Pusànu o in dialetto salentino)

DA VISITARE

  • Ex Convento dei Frati minori riformati – Palazzo della Cultura – Museo Archeologico di Pulsano, risale al settecento e contiene dipinti, statue e una raccolta di pupi siciliani, che in passato davano vita, sempre in convento, a un presepe. Nella struttura, che ha forma quadrangolare e che ha l’entrata rivolta ad ovest, è presente un affresco dell’ultima cena sito nel refettorio, occupante un’intera parete e dipinto nel 1727 da Giuseppe Bianco. L’ex convento, che inizialmente era una fortezza, si sviluppa su due piani ed è dotato di un pozzo, che per anni ha servito la cittadinanza pulsanese. Una parte dello stabile, ospita le suore Stimmatine, insediatesi in paese a partire dal 1922. Dopo la recente fase di restauro è stato riconsegnato alla cittadinanza ed è interessato da diversi progetti culturali. La struttura ospita diverse manifestazioni culturali e soprattutto il Museo Archeologico di Pulsano, contenente rappresentazioni riguardanti la storia del territorio pulsanese e reperti, riguardanti l’età preistorica ed i domini di greci e romani, rinvenuti sullo stesso. Sarà ripristinata, inoltre, la funzione liturgica della chiesa e dell’adiacente sacrestia, sospese negli anni ottanta con l’avvio del restauro.

  • Palazzo Giannone,
  • Palazzo “Pavese”.
  • Palazzo “Sannino”.
  • Mulino Scoppetta, riconosciuto monumento nazionale con D.M. del 10 gennaio 2001, ha prodotto farina e pasta dal 1879, anno in cui Francesco Scoppetta lo costruì, al 1970. Al centro di un territorio dedito all’agricoltura, fece di Pulsano, assieme ad Altamura, la capitale pugliese della molitura del grano. Il mulino, che detiene numerosi riconoscimenti, è stato riconosciuto bene archeologico dalla Sovrintendenza ai Beni Culturali poiché è l’unico e più noto esempio in Italia di mulino a cilindri che conserva ancora tutti i macchinari all’interno, e tutti in buone condizioni. Nella globalità, tuttavia, l’edificio storico presenta un forte degrado, del quale si è da tempo interessato il CNR, pur nella generale abulia istituzionale locale
  • Museo dell’Arte Contadina “Papale”, appena fuori il rione Crocifisso, nei pressi dell’omonima cappella.
  • Teatro Andrea De Marco (o “Palatrappito”), recentemente ristrutturato.
  • antica noria (o ‘ngegna), appena fuori il rione La Lupara.
  • antiche masserie.
  • frantoio (trappitu) abbandonato in alcune grotte sotterranee in rione Scorcora. In passato, vi sono state storie di morte e sangue.
  • aviosuperficie di Monticchio, sede del Circolo di Aviazione Sportiva Monticchio e di un circuito ippico.

Torri

  • Torre dell’Orologio e altri resti delle mura di Pulsano. La torre, costruita sulla vecchia guardiola della Porta Maggiore iniziò a funzionare nel 1748, fu distrutta dal terremoto del 1954 e, dopo l’iniziale ricostruzione che ne rimise in sesto orologio e sistema campanario, fu ristrutturata nel 2006.
  • Torre delle vecchie mura di cinta, sita tra le case di via Mulini Vecchi.
  • Torre Castelluccia, torre costiera d’avvistamento antisaracena sita a Marina di Pulsano. È circondata dai resti delle abitazioni primitive del villaggio protostorico.
  • vedette bunker in cemento armato realizzate lungo la costa durante le guerre mondiali.

Aree naturali

  • Bosco Caggione, formato essenzialmente da pini d’ Aleppo, è situato nell’omonima contrada, presso la Marina di Pulsano, ed è un’area verde di vaste dimensioni, estesa in passato dal Mar Piccolo fino alla zona di Monacizzo e contraddistinta dalla presenza di volpi e lepri. La parte sottostante è attraversata dalla Litoranea Salentina che delimitava le due zone di un campeggio che era tra i più grandi d’Europa. L’area bassa è stata tuttavia teatro di una straordinaria reviviscenza di macchia mediterranea marina, biotipo autoctono come la foresta di pini d’Aleppo ma di presenza più rara. Il bosco ospita il più vecchio insediamento preistorico rinvenuto finora nel Golfo di Taranto, un insediamento successivo di epoca magno-greca e romana e Torre Castelluccia, fatta edificare dagli spagnoli nel ‘500 per difendere la zona dagli attacchi saraceni.

Siti archeologici

  • villaggio protostorico (neolitico) (il più antico finora rinvenuto sul Golfo di Taranto, tra i più importanti della Puglia e tra i più rari dell’Italia meridionale), resti sull’altopiano della Castelluccia.
  • insediamento preistorico, resti in località Angalone.
  • tempio dedicato a Dioniso, resti in località Stigliano.
  • due ville romane, resti in località Lido Silvana.
  • strutture portuali, resti in località Lido Silvana.
  • antiche mura del porto, resti in località Luogovivo.
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